Mercoledì 26 agosto – L’istante donato che dischiude il Cielo

Mercoledì 26 agosto – L’istante donato che dischiude il Cielo

con Padre Vito d’Amato, guida spirituale di Chiara Corbella Petrillo

Chiara Corbella è un fulgente esempio di sposa e madre cristiana che ha vissuto la propria vita, e le difficili prove che essa comporta, alla luce della fede e della relazione con il Padre celeste. Dopo sei anni dalla sua scomparsa a causa di un tumore, questa giovane mamma è stata dichiarata dalla Chiesa serva di Dio e ora in tanti, in Italia ma non solo, la vedono come un modello di “santità feriale” dei nostri tempi.


Padre Vito d’Amato

Frate francescano e attualmente parroco a Terni, ha accompagnato spiritualmente i coniugi Petrillo dal tempo del loro fidanzamento fino agli ultimi istanti della vita di Chiara

Martedì 1 settembre – L’istante dialoga con le leggi dell’universo: dall’infinito all’Infinito (e ritorno)

Martedì 1 settembre – L’istante dialoga con le leggi dell’universo: dall’infinito all’Infinito (e ritorno)

con Alfredo Marzocchi, matematico e docente universitario

 

La ricerca matematica contiene, tra le altre cose, numerosi riferimenti all’infinito. Ma che legame c’è tra questo infinito e quello suggerito dalla fede cristiana? Sono due rette parallele, oppure hanno un punto d’incontro?

Nell’incontro si cercherà di evidenziare i necessari distinguo e di scoprire delle affascinanti sorprese.


Alfredo Marzocchi

Professore di fisica matematica presso la facoltà di scienze matematiche, fisiche e naturali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia. Si occupa di meccanica dei mezzi continui dal punto di vista della ricerca e di divulgazione scientifica per la scuola secondaria di secondo grado. È coautore di un libro di divulgazione scientifica e di un testo scolastico di matematica.

 

Giovedì 3 settembre – Ogni istante di ogni vita trabocca di valore

Giovedì 3 settembre – Ogni istante di ogni vita trabocca di valore

con Giovanni Battista Guizzetti, medico chirurgo specializzato in geriatria e gerontologia

In qualità di responsabile di un reparto che accoglie persone in stato vegetativo presso il Centro “Don Orione” di Bergamo, il primo reparto che è stato aperto in Italia per curare questo tipo di pazienti, il Dott. Guizzetti racconta cosa significhi stare davanti a una condizione umana che pone domande di cura radicali e interroga prepotentemente sul Mistero ultimo dell’esistenza.


Gianbattista Guizzetti

Laureato in medicina e specializzato in geriatria e gerontologia presso l’Università degli Studi di Firenze, dal 1996 è responsabile del reparto del Centro don Orione di Bergamo dedicato alla cura delle persone in stato vegetativo. Nel 2006 è stato membro della commissione tecnico scientifica di studio e ricerca sullo stato vegetativo, istituita dal Ministero della Sanità. Nel 2006 ha scritto il libro Terry Schiavo e l’umano nascosto. La medicina tecnologica e lo stato vegetativo (Società Editrice Fiorentina).

 

Martedì 8 settembre – L’istante creativo apre all’Eterno: testimoni dell’Invisibile

Martedì 8 settembre – L’istante creativo apre all’Eterno: testimoni dell’Invisibile

con Marco La Rosa, artista contemporaneo, e Paolo Sacchini, direttore della Collezione Paolo VI

A differenza di quanto si possa pensare, l’arte contemporanea è ricchissima di esperienze dedicate ai temi dell’infinito e del trascendente, che d’altra parte costituiscono ancora oggi – per tante ragioni – uno dei cardini della riflessione etica ed estetica su cui l’arte si concentra.

L’incontro propone un breve itinerario tra le opere e gli artisti del XX e XXI secolo che hanno trattato in profondità questi temi, con un approfondimento sul lavoro dell’artista bresciano Marco La Rosa, tra le voci più interessanti del panorama italiano dell’arte che guarda alla spiritualità.


Marco La Rosa

Laureato in giurisprudenza all’Università degli Studi di Brescia, si diploma poi all’Accademia di Belle Arti “Santa Giulia” di Brescia, dove oggi è docente di tecniche e tecnologie delle arti visive e tecniche per la scultura. È vincitore di alcuni premi, tra i quali ricordiamo il Premio Arti Visive San Fedele nel 2012.

Paolo Sacchini

Laureato in conservazione dei beni culturali e dottore di ricerca in storia dell’arte e dello spettacolo presso l’Università degli Studi di Parma, è uno storico e critico d’arte, attualmente docente di storia dell’arte contemporanea, storia della decorazione e didattica dei linguaggi artistici presso l’Accademia di Belle Arti “Santa Giulia” di Brescia. Dal 2017 è direttore della Collezione Paolo VI – arte contemporanea di Concesio.

 

Venerdì 11 settembre – L’istante d’amore sa generare il per sempre

Venerdì 11 settembre – L’istante d’amore sa generare il per sempre

Donatella Mansi e Raffaella Pingitore, referenti del progetto di Sessualità e Affettività TeenSTAR

Nella nostra società attuale ci troviamo davanti a una cultura dominata da uno sbilanciamento a favore degli aspetti emozionali a discapito di quelli valoriali, con un’affettività spesso sradicata da una prospettiva di senso, percepita come pura saturazione di un bisogno.

Cosa ha a che fare, invece, l’eterno con questo corpo? Che mistero grande è implicato nel coinvolgimento del corpo nell’atto dell’amore?

Dalla riscoperta del corpo come dono, è possibile dare una lettura diversa dell’istante, che diventa punto di incontro con l’infinito.

Donatella Mansi

Psicopedagogista e presidente dell’associazione TeenSTAR Italia, programma internazionale di sensibilizzazione e prevenzione che forma educatori nell’ambito della salute sessuale e procreativa.

Raffaella Pingitore

Medico specialista in ginecologia e ostetricia, dirige un ambulatorio ginecologico in Ticino quale medico indipendente. Specializzata nella cura chirurgica e medicamentosa dell’infertilità maschile e femminile, è consulente medico per la NaProTechnology e Ricercatore al Reproductive Health Research Insitute.

Meeting 2020

Meeting 2020

La compravendita di libri usati è sospesa e  tornerà nel 2021


Il titolo del Meeting del Libro Usato di questa edizione, SOLO L’INFINITO PUÒ DARE VALORE ETERNO ALL’ISTANTE, intende approfondire la correlazione tra ciò che è infinito, senza limiti, eterno, ossia divino, e quella che è la nostra misura umana, per natura soggetta al tempo e all’usura.

Il cuore dell’uomo desidera da sempre la possibilità di sottrarsi al giogo della caducità, tentando di “eternizzare” la sua dimensione, inutilmente. Basti pensare alla caricatura odierna del super uomo che vuole superare ogni limite posto dalla natura e pretende di giudicare le vite di serie A e quelle di serie B, o alla deriva scientista, che esclude a priori ogni riferimento al Mistero e si disinteressa dell’etica.

Ma per quanto ci si accanisca, le cose umane finiscono o deludono, gli istanti più emozionanti trascorrono e diventano ricordi, i sensi e le abilità affievoliscono e il desiderio di amare si scontra con le personali meschinità quotidiane.

Ma, grazie a Dio (in tutti i sensi), l’Eterno si è incarnato in Gesù, è venuto in mezzo a noi e ha vinto la Morte, e con essa tutte le “morti”, dando valore infinito al tempo dell’uomo, facendo sì che niente vada perduto della sua esperienza perché questa è stata riabilitata nella sua interezza. Ed è così che, come scrive lo scrittore svizzero Ramus, “si ama ciò che non dura solo in nome di ciò che può durare”.

Ogni vita umana, in ogni forma, stato o condizione, può godere della Pienezza donatagli da Dio, che eternamente l’ha voluta e per l’eternità l’ha creata.

Le azioni buone, le fatiche offerte, l’amore che si investe nelle relazioni acquistano valore nella speranza di un Paradiso che salvi tutto ciò.

Vivere così, all’altezza del desiderio di eternità, con la consapevolezza di un senso Ultimo che dà valore infinito alla  finitezza umana, permette di assaporare già in questa vita il Centuplo, l’anticipo della Vita Eterna.

Ed è in questo spazio terreno che l’uomo diventa creativo, dialogando con l’eternità attraverso le mille sfaccettature del reale, dall’arte alla scienza, alla propria condizione di uomo, donna, lavoratore o malato.

L’uomo umile, consapevole di essere destinatario di una vita donata, impara a riconoscere la Pienezza di ogni istante dove non vi è nulla di troppo, di “non abbastanza”o di inutile tanto che, come scrive Madeleine Delbrêl, “Se potessimo frugare il mondo e vedere questo giorno elaborarsi e nascere dal fondo dei secoli, comprenderemmo il valore di un solo giorno umano”.

10 Settembre: «Ti racconto l’uomo».

10 Settembre: «Ti racconto l’uomo».

I valori cristiani nascosti nel Fantasy

Relatrice: Silvana De Mari

BIOGRAFIA

Silvana De Mari è nata nel 1953 in provincia di Caserta e vive a Torino. Ha fatto il chirurgo sia in Italia che in Etiopia, come volontaria, poi da quando le è venuto il dubbio che i mali dell’anima possono essere non meno devastanti di quelli del corpo, si occupa di psicoterapia. Il suo hobby fondamentale è arrabbiarsi: per fare qualcosa della sua rabbia ha deciso di scrivere d’ingiustizie, persecuzioni, discriminazioni e ribellioni in forma di favola. Si affaccia al mondo della letteratura per ragazzi come scrittrice agli inizi degli anni 2000 con l’editore Salani, nel 2004 con la pubblicazione de L’ultimo elfo esplode la sua fama nel panorama editoriale italiano, che si lega sempre più al mondo della letteratura fantasy, con la pubblicazione di altri romanzi appartenenti al genere.

PRESENTAZIONE

Da sempre la narrativa fantastica contiene i mostri, il ricettacolo di tutto ciò che è “irraccontabile” e, dunque, l’orrore della fame, dell’incesto, della morte. Ciò di cui è troppo doloroso parlare viene sublimato infatti nel racconto fantastico, che mescola insieme due generi letterari ben più antichi: la fiaba e l’epica. Il fantasy è oggi, forse, l’unico genere letterario che parli di lealtà, coraggio e cavalleria, è l’unico genere di narrazione che osi parlare di Dio e della morte e, in particolare, contiene i valori biblico evangelici rinnegati dalle due religioni atee del XX secolo, nazismo e comunismo. Contiene la paura della possibile fine del mondo, che è la paura degli ultimi 100 anni (il secolo dei genocidi e del disastro nucleare), ma anche la speranza insopprimibile che alla fine il mondo sarà salvato.

 

6 Settembre: «Apriti cuore»: l’uomo canta il Bello e il Vero

6 Settembre: «Apriti cuore»: l’uomo canta il Bello e il Vero

Spettacolo musicale

Cantante e chitarrista: Valerio Capasa

BIOGRAFIA

Valerio Capasa, nato a Taranto nel 1977, insegna materie letterarie presso il Liceo Scientifico Statale «Arcangelo Scacchi» di Bari ed è dottore di ricerca in Italianistica. È sposato, ha due figli e molti amici migliori di lui. Ha scritto quattro libri di critica letteraria (Un’esigenza permanente. Un’idea di Cesare Pavese; Lo scopritore di una terra incognita. Cesare Pavese poeta; Lo sguardo che incontra le cose. Mondi letterari del Novecento; Dante Petrarca Giotto Simone. Il cammino obliquo: la svolta del moderno) e numerosi saggi su riviste letterarie; si occupa di letteratura, cultura e scuola sul quotidiano ilsussidiario.net e gira l’Italia per incontri, lezioni, letture, corsi, formazione docenti; fa parte del Comitato didattico dei Colloqui fiorentini, collabora con l’Associazione Nazionale Presidi e cura la pagina Facebook ‘Omero vede benissimo’. È convinto che leggere – come cantare – sia un incontro che ci rimette di fronte al nostro Mistero.

PRESENTAZIONE

Quando possiamo dire che è una canzone è bella? Non solo quando ci piace, quando è orecchiabile, quando coincide con i nostri gusti. Una canzone è bella soprattutto quando ci mette davanti a quello che siamo, quando tocca il nostro Mistero fino a farci ridere e piangere insieme. «“Apriti cuore”: l’uomo canta il Bello e il Vero» è un percorso attraverso i lampi di alcuni cantautori italiani proposti con chitarra e voce da Valerio Capasa, insegnante e critico letterario. Il miracolo di certi ascolti è trovare, nelle parole e nelle note di altri, la propria parola, la propria nota.

5 Settembre: «Ho imparato che nessun uomo è uno scarto»

5 Settembre: «Ho imparato che nessun uomo è uno scarto»

Testimonianza di Mireille Yoga, responsabile del Centro sociale Edimar (Camerun)

Relatrice: Mireille Yoga

BIOGRAFIA

Mireille Yoga vive a Yaoundé, Cameroun. Laureata in Tecnologia (DUT) all’Università Cattolica dell’Africa Centrale, nel 1997 entra a far parte del movimento di Comunione e Liberazione, e il 14 agosto 1999 si sposa con Victorien. Dal 2002 lavora con Padre Maurizio Bezzi al Centro Sociale Edimar, un’opera educativa sorta nel centro della capitale, che si occupa dei bambini e dei ragazzi di strada. Nel 2003 Mireille partecipa per la prima volta all’Assemblea Internazionale dei Responsabili di CL a La Tuile e al Meeting di Rimini, a cui tornerà più volte anche negli anni successivi. Ad oggi Mireille e Victorien hanno quattro figli, tutti adottati.

PRESENTAZIONE

Dall’incontro fatto con il movimento di Comunione e Liberazione, un incontro semplice come seguire la curiosità per due ragazze del coro in parrocchia, si accende un fuoco nella vita di Mireille, al punto da farle dire, di fronte a Victorien che le chiedeva di diventare sua moglie: «Sappi che questa donna è “fatta” dalla fede». È questo incontro vivo con il Cristianesimo ad alimentare, ogni giorno, il lavoro di Mireille e di padre Maurizio al Centro Edimar, che si conferma come un punto che il Signore ha scelto per far crescere l’umanità degli educatori e per far sì che su ciascuno di quei ragazzi di strada si posi lo sguardo d’amore che, forse, non hanno mai ricevuto.

29 agosto: «Quando ho incontrato Cristo mi sono scoperto uomo»

29 agosto: «Quando ho incontrato Cristo mi sono scoperto uomo»

L’epoca contemporanea: una sfida alla fede?

Relatore: Alberto Anelli

BIOGRAFIA

Alberto Anelli, licenziato in teologia e dottore di ricerca in filosofia, affianca la sua attività di studio e di ricerca a una lunga esperienza didattica come insegnante di IRC nella scuola secondaria. Da sempre è impegnato nel tentativo di coniugare la didattica con il livello qualitativo dei contenuti e di portare nel lavoro quotidiano dell’insegnamento la sua esperienza maturata durante la sua lunga permanenza in altri paesi e negli USA. Nel novembre 2018 è risultato vincitore del concorso di ammissione al dottorato di ricerca internazionale in contemporary humanism presso l’università LUMSA di Roma.

PRESENTAZIONE

Il dono di Dio s’incarna nella realtà storica di chi lo riceve (cfr. Evangelii Gaudium, 115). Non esiste una fede cristiana che non sia mediata dalle condizioni storiche e dalle esperienze vissute di ogni essere umano. Il principio dell’incarnazione, che caratterizza l’originalità del cristianesimo, ci chiede di considerare la nostra epoca non con distacco, ma come parte integrante del nostro stesso esistere. Quali sono i problemi e quali sono invece le opportunità che possono nascere dall’incontro tra la fede e la condizione contemporanea?